Venerdì del libro: Un indovino mi disse


"Seduto a poppa, mi chiedevo quanto ancora potrà durare un mondo così, retto esclusivamente dai criteri incolti, disumani e immorali dell'economia. 
Scorgendo l'ombra di isole lontane me ne immaginavo una abitata ancora da una tribù di poeti tenuti in serbo per quando, dopo il Medioevo del materialismo, l'umanità dovrà ricominciare a mettere altri valori nella propria esistenza" 
Tiziano Terzani - Un indovino mi disse - 1995

Ho conosciuto la scrittura di Terzani con "Un altro giro di giostra". L'ho ora apprezzata nel racconto di questo viaggio d'altri tempi, che a 10 anni di distanza, riesce a mostrarci da vicino quel grande continente a noi sconosciuto che è l'Asia, a gettare uno sguardo disincantato sulle distruzioni del secolo scorso, e a interrogarci sul nostro presente.

Venerdì del libro: La chiave a stella


Non ho resistito: ho fotografato questa pagina per incorniciarla. Stiamo rileggendo un libro conosciuto tantissimi anni fa e ieri sera siamo incappati in questa pagina, sulla quale si potrebbe riflettere a lungo, in questo periodo nel quale tutti parlano di lavoro e "...questa sconfinata regione, la regione...del lavoro quotidiano, è meno nota dell'Antartide". Sentite: "Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono".
Primo Levi, La chiave a stella, 1978.